Nov 262007
 

Scuderie del Quirinale 26 ottobre-27 Gennaio Roma
Ingresso 10 euro

Se (e sottolineo Se!) vi stavate proprio chiedendo cosa fosse la Pop Art, forse, dovreste andare a vedere questa mostra. Il fenomeno sociale- artistico che sconvolse il mondo occidentale, tra la fine degli anni 50 e gli anni 60, è ben rappresentato per tematiche dal centinaio di opere, circa, esposte alle Scuderie del Quirinale fino a Gennaio. Il termine Pop deriva dall’aggettivo inglese popular inteso come popolare certo, ma riferendosi, nello specifico, ad una produzione di massa che viveva il suo apice nel ventennio del dopoguerra.200px-Marilyn_Monroe_Warhol_Prints.jpg Tutto ciò accadeva soprattutto in America, naturalmente, anche se qualche strascico eccellente si ebbe, in effetti, anche in Europa, che nel frattempo era “vagamente” impegnata a riprendersi dalla devastazione della guerra…. e scusate se è poco!
Molte persone non riescono ad immedesimarsi, oggi come allora, in questa arte provocatoria (e ciò non è bello !), ma se tenete in mente ben saldo, che in quel caso, lo scopo degli artisti era additare e provocare la metamorfosi dello stile di vita dell’occidentale medio, che si riempiva la casa di simboli del suo presunto benessere economico, riuscirete a intravedere molto di più dei semplici colori sgargianti e dei soggetti discutibili. Vi sembrano questioni lontane? Dopo aver visto l’opera “ESSO-LSD” o “BLACK CHILD’S ROOM” o “LUNCH BOX”, tanto per citarne alcune, sono sicura che, se non ne avete, qualche simpatia per questi sovversivi della Pop Art vi riempirà il cuore. Il segreto è contestualizzare ovviamente (moda, personaggi politici, droghe particolari di quell’epoca…), anche se moltissime tematiche siano attualissime ancora oggi (stereotipizzazione di certi status , corsa alla tecnologia, esaltazione dei personaggi televisivi, ecc. ecc.).
La mostra si snoda per 10 sale, tutte a sfondo bianco e molto luminose; dopo la parte introduttiva generale, si prosegue per tematiche. La Sala 2 ha una sezione dedicata alla nascita del marchio anzi delle “markette”, come direbbe qualcuno, la Sala 3 ha come tema “dentro le pareti domestiche”, la 4 l’esaltazione dei personaggi pubblici, la 5 riferimenti a fatti di cronaca, Sala 6 opere caratterizzate dallo stile “fumettato”, che ora va tanto di moda ma lo inventarono loro (e non ce lo dimentichiamo!), la Sala 7 Arte classica rivista, Sala 8 il rapporto con il passato, Sala 9 parti del corpo umano e la 10 con la raffigurazione del Corpo. Tra le varie cose sono esposte una decina di opere di Andy Warhol, tra cui, la famosa serigrafia di Marylin.
Un consiglio vivissimo; cercate di badare ai sensori degli allarmi, per quanto sia difficile!
Info www.scuderiedelquirinale.it

Recensione by Simona Moscadelli

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