
Nel giorno in cui avrebbe compiuto 88 anni. Slowcult ricorda il grande cineasta scomparso a gennaio 2016
Avvincente e senza neanche un attimo di noia nei momenti più placidi e introspettivi, Triple Frontier è la prova della maestria e del talento di J.C. Chandor il quale, in passato, è riuscito a deliziare lo spettatore con i già citati A Most Violent Year e All Is Lost e che qui, avendo virato verso un genere a lui nuovo, dimostra di come sia possibile portare a compimento determinate sfide cinematografiche.
Tra le mura domestiche – (apparentemente) al sicuro dall’esterno – Malorie e il resto della sua “famiglia” improvvisata mettono in piedi il fortino di tanto cinema, horror e non, di sopravvivenza. E qui non manca di certo l’imprinting filmico e cinefilo del grande Maestro John Carpenter, il maggior esperto di lotte tra assediati e assedianti.