Set 132009
 

Regia Antonio Margheriti, con Barbara Steele, Gorge Ardisson, Halina Zalewska, Umberto Raho, Laura Nucci Prod. Italia,1964 edito da Gruppo Editoriale Minerva Rarovideo, Durata 98 minuti, Euro 9,90

★★★☆☆

I_Lunghi_capelli_sonyGià editore in DVD di molte rarità, la Minerva Rarovideo ha compiuto un’opera veramente meritoria nel pubblicare questo vecchio film di Antonio Margheriti, uno dei più originali registi del cinema di genere italiano, che all’estero viene considerato un autentico Maestro.
Si tratta in verità di un vero artigiano degli effetti speciali, un Autore del cinema Gotico italiano, che ha attraversato tutti i generi, dal film d’azione e d’avventura, alla fantascienza, per la quale aveva una vera passione.
Il film di cui parliamo è originalissimo, fotografato in un livido bianco e nero di grande suggestione, dalle atmosfere rarefatte e fantasmatiche.
La trama dell’opera è semplice: verso la fine del secolo XIV, accusata di avere ucciso il conte Franz, Adele Karnstein viene bruciata sul rogo: prima di morire scaglia una terribile maledizione contro la nobile famiglia che l’ha condannata. La figlia Elisabeth, cresciuta al Castello, viene obbligata a sposare il malvagio Kurt, responsabile dell’omicidio. Lentamente la maledizione di Adele si avvera: una terribile pestilenza imperversa, e ricompare Mary, primogenita della Strega, sedotta ed uccisa dal padre di Kurt, conte Humbolt, che muore di spavento.
Kurt si invaghisce di lei ed insieme progettano di uccidere Elizabeth; in realtà Mary è tornata dall’Oltretomba per compiere la vendetta materna, che inesorabilmente avrà il suo esito tragico.
La presenza fantasmatica di Mary (interpretata dalla splendida Barbara Steele, icona del gotico italiano degli anni sessanta) è realizzata mirabilmente e riceve grande forza espressiva dalle atmosfere soffuse e spaventose che pervadono l’opera.
Antonio Margheriti utilizzò per questo film in parte il set del capolavoro gotico realizzato pochi mesi prima, Danza macabra, anch’esso interpretato dalla medesima attrice, per la quale l’Autore aveva una sorta di venerazione.
La bella attrice inglese dai capelli corvini, caratterizzata da tratti del volto conturbanti e sguardo di misteriosa intensità interpretò spesso questa sorta di Fantasma Vendicatore, che proviene dall’Aldilà ed utilizza le armi della seduzione per compiere vendette; per lunghi anni, infatti, si stabilì nel nostro Paese al fine di lavorare con i migliori registi del cinema Gotico: Bava, Freda, Mastrocinque, e Margheriti.
Gli effetti speciali realizzati dal Regista per questo suggestivo e raggelante film sono artigianali, ma ben confezionati: si pensi alla ricomposizione del volto decomposto di Barbara Steele, che risorge dalla tomba ed allo scheletro riposto nell’ossario che sembra riprendere vita a causa di un topo nascosto tra le vesti.
La maestria di questo Autore raffinato, uomo colto che spesso rivisitava fonti letterarie, si ravvisa a piene mani in quest’Opera, ove Egli descrive con pochi sapienti tratti la devastazione della pestilenza ed utilizza addirittura canti gregoriani per l’epoca inusuali in un’opera cinematografica, per la cerimonia funebre del conte Humbolt.
Lo splendido uso del bianco e nero, le atmosfere terrorizzanti determinate da un’ombra che scorre su di una parete o da una porta che si chiude, realizzate da questo Autore misconosciuto e geniale, che realizza un cinema di sguardi, di impalpabili sensazioni, ci fanno rimpiangere l’epoca in cui anche il cinema di genere italiano era grande (non a caso Quentin Tarantino si dichiara ammiratore di Margheriti) ed un film poteva far paura senza che si dovesse vedere una sola goccia di sangue.
Lo stesso Regista ebbe più volte a dire che non amava affatto lo splatter e le poche volte che l’aveva usato (nell’incontro con la Factory Warholiana ovvero nell’ambito delle due opere realizzate con Paul Morissey, Dracula cerca sangue di Vergine e Il mostro è in tavola, Barone Frankenstein, anche se l’ironia in esse regna sovrana) era stato per esigenze di produzione.
Negli extra il DVD contiene peraltro una bella intervista con Edoardo Margheriti, che descrive e sottolinea la versatilità paterna e la sua capacità di spaziare in molti generi, dall’Horror Gotico alla Fantascienza (di cui era fervente appassionato), dall’avventura alla Indiana Jones all’Action war Movie. Completa l’edizione un’altra intervista più tecnica al critico e scrittore Antonio Tentori.

Recensione by Dark Rider

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