Ott 132019
 

E’ uscito “Er tempo bbono” un disco che non è solamente un disco, ma una grande operazione culturale per far rivivere il vernacolo romanesco del grande poeta Giuseppe Gioacchino Belli. Valerio Billeri è l’artefice di questo viaggio nella tradizione, Folkificio l’etichetta che lo fa uscire, e noi siamo molto curiosi di sentire questi versi così sempre attuali ad opera di uno dei più genuini e veri alfieri del blues e del folk.
Sentendo il disco si coglie subito il rispetto che Billeri ha portato al Poeta, i suoi versi sono rivestiti del vestito migliore, una chitarra acustica e poco più. 9 Ballate da ascoltare nella loro interezza.
Valerio Billeri ha sempre molti progetti a cui lavorare, come leggerete, ma questa sua uscita ha un sapore del tutto particolare. Ecco cosa ci ha raccontato

Ciao Valerio e benvenuto su Slowcult! Allora partiamo ovviamente da questo tuo ultimo lavoro “Er tempo bbono” un sentito omaggio alla poesia del Belli,la voce del popolo di Roma durante il 19esimo secolo.
Quale è stata la scintilla ?

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La poesia del Belli e’ verità, non ha filtri,non si preoccupa come i vecchi bluesman del Delta di usare suoni o parole forti, e’ potente questa e’ stata la scintilla ed è senza tempo.
Puoi prendere qualsiasi sonetto e trasportarlo al giorno d’oggi e risuonerà vero, non ha retorica, non rende conto a nessuno nelle sue scritture il Belli, cosa oggi molto frequente. Nella maggior parte dell’arte odierna ognuno strizza l’occhio a ciò che fa comodo.
L’artista se necessario deve essere scorretto e di rottura. Il cielo molte volte e’ cupo;

Come ti sei approcciato ai Sonetti? Come sono nati gli arrangiamenti e l unione tra musica e parole? Deve essere stata una sfida molto eccitante da affrontare

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La musica era già nelle parole, ho preso la chitarra e ho cercato forme musicali semplici, folk, blues per dar risalto ai testi.
Il protagonista qui e’ il Belli io faccio da portavoce, ho registrato tutte le parti in presa diretta poi il produttore della mia etichetta discografica Gian Luca Figus (Folkificio) ha curato la produzione aggiungendo attraverso gli arrangiamenti, ciò che era più consono in termini di suoni e strumenti. Tutto per portare il disco ad un linguaggio più moderno e comprensibile ai nostri tempi, ma senza snaturarne lo spirito;

Sei da sempre un autore molto prolifico, forse questo nuovo disco è per te un punto di svolta, cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro?

Tre dischi due già finiti di scrivere, uno in collaborazione con lo scrittore Vittorio Giacopini sulla vita,la morte e la trasfigurazione di un vecchio bluesman del Delta, un altro con la band le Ombrelettriche ambientato in una calda estate e infine uno voce e chitarra che sto scrivendo ora, che probabilmente regalerò su internet storie NOIR.

Grazie Valerio e grazie al Belli!

Grazie a voi!

Intervista di Fabrizio Fontanelli
Foto di Sara Terreni

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