Nov 162020
 

Crepax a 33 giri – Antonio Crepax/Archivio Crepax. Vololibero Edizioni e BTF-pagg. 112 €28

copertina-6Recentemente presentato online per iniziativa di Bookcity Milano esce questo prezioso volume, non a caso del formato classico dell’LP, che verrà pubblicato il prossimo 24 novembre e che pare destinato a rivelarsi come un’ottima idea regalo di natale per tutti gli amanti del vinile, del fumetto e della graphic novel.
Per dieci anni due fratelli, Franco e Guido Crepax, lavorano fianco a fianco per dare un’identità grafica alla produzione del vinile in Italia. Per Franco è una delle tante “trovate” che faranno di lui uno dei padri della discografia italiana, per Guido la rampa di lancio per il successo come grafico pubblicitario. Diverrà poi fumettista di fama internazionale grazie al personaggio di Valentina. Questo libro è il primo catalogo completo degli oltre 250 art work realizzati da Guido Crepax. Impreziosisce l’opera una graphic novel colorata dallo Studio Crepax in esclusiva per questo volume.

Prefazione di Giampiero Mughini
Contributi e testimonianze di Francesco Tullio Altan, Stefano Bollani, Maurizio Cassinelli, Franco e Valentina Crepax, Ricky Gianco, Paolo Fresu, Enrico Rava, Giancarlo Soldi e Luca Vicini.

ANTONIO CREPAX
Dopo essersi laureato in Criminologia, ha lavorato per vent’anni come giornalista,
copywriter e consulente per la comunicazione istituzionale. Negli ultimi dieci anni, si è occupato soprattutto dei contenuti di numerose edizioni delle storie del padre, in Italia e all’estero. Ha inoltre lavorato al concept di mostre e oggetti griffati, proprio come piaceva a Guido Crepax.

ARCHIVIO CREPAX
Per ogni membro della famiglia Crepax essere parte, contribuire e occuparsi del lavoro del padre Guido è sempre stata una cosa normale. I figli Antonio, Caterina e Giacomo dopo la sua morte, nel 2003, assieme alla madre hanno creato “Archivio Crepax” per tutelare e riproporre la variegata attività di copertinista, illustratore, fumettista e creatore di oggetti di Guido Crepax. Riunendo le loro competenze in materia di architettura, scenografia, design e comunicazione, ne hanno raccolto e fatto rivivere l’eredità culturale.
 

 

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