Nov 102011
 

Fuochi di stelle dure (Gazebo, 2011)

★★★☆☆

Ero molto indeciso in quale sezione di Slowcult recensire questo interessante progetto musicale/letterario. Ma poi mi sono fatto guidare da queste liriche ottimamente musicate da Michele Fiumalbi (chitarra solista, bozouki irlandese e cori) e decantate da Giacomo Guerrieri (voce, chitarra ritmica, flauto irlandese, cembalo e cori).
E’ un affascinante unione tra musica e versi, tra immagini e chitarre acustiche e bozouki, che ha il pregio della misura, dell’evocazione e delle parole, le parole di Maria Grazia Cabras e del coautore Loretto Mattonai sotto forma di cinque ballate e un attitu (lamento funebre in sardo nuorese). Il tutto registrato analogicalmente a 4 piste negli studi Relaxo di Vallina (Firenze).
Il libretto è dedicato ” a coloro che si sono battuti a coloro che lottano per la giustizia la libertà la pace contro ogni forma di oppressione”, mentre i testi sono tradotti dal sardo nuorese e dal neogreco in italiano dalla stessa autrice.
Un viaggio affascinante che mette in musica versi intensi, un esempio per tutti “Lettera dal carcere dello Spielberg” che recita

“eppure chi ci ama è la fuori ci attende
nel sole che scorge col sole insorgiamo
mentre vediamo stormi di uccelli passare
sollevando terre sollevando mari
sollevando terre sollevando mari”

Un viaggio sonoro che trascende musica e letteratura al servizio di parole molto intense e di valore
Buon ascolto/lettura.

Recensione di Fabrizio Fontanelli

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