Ott 062009
 

L’uomo dei cerchi azzurri, di Fred Vargas, Einaudi Stile Libero-Big, pp. 238, Euro 15,50

★★★☆☆

vargas_cerchi_copUn mistero che si snoda intorno alla comparsa di cerchi azzurri tracciati di notte sulle strade di Parigi e che circondano oggetti apparentemente dimenticati, casuali e senza senso: tappi di bottiglia, vasetti di yogurt, gelati sciolti, pinzette, vomito e via di seguito. Per tutti un’opera goliardica di qualche buontempone, ma non è questa la chiave di lettura del commissario Jean Baptiste Adamsberg che segue questa escalation morbosa ed inquietante con il presentimento di un’epilogo dalle tinte nere, che non tarda ad arrivare col ritrovamento del cadavere di una donna orribilmente mutilata all’interno dell’ennesimo cerchio azzurro. Adamsberg, uomo dal grande intuito e libero da logiche razionali, “spalatore di nuvole” come lo definisce l’autrice, ci porta per mano in un percorso del tutto casuale dove, come un segugio che fiuta l’aria, sposta il suo interesse da un indizio all’altro, calpestando i marciapiedi di una Parigi misteriosa e affascinante, così come tutti i personaggi stravaganti che man mano compaiono all’interno di questa vicenda. Compreso il suo alter-ego assistente Adrien Danglard, razionale fino all’inverosimile e dotato di cultura enciclopedica, padre single di 5 figli e dedito al buon vino, preferibilmente bianco. In una escalation di colpi di scena, i due ci conducono in un contesto dove  la storia in sé è quasi un pretesto per lasciare il passo alla caratterizzazione fisica e soprattutto psicologica di tutti gli attori in campo, fino a dipanare la matassa di un mistero semplice, semplice, come la Vargas ama definire un delitto in sé.
Definita non a caso l’anti Patricia Cornwell per l’assenza di particolari cruenti e di una trama lineare e priva di contorsioni, Fred Vargas è lo pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau, ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche nonché esperta medievalista. Scrive romanzi gialli in ventuno giorni, durante il periodo di vacanza che si concede annualmente. Attualmente ne ha pubblicati 22. Questo romanzo, edito nel 1991 in Francia (in Italia nel 2007) è il primo della serie che vede protagonista il commissario Adamsberg, figura chiave intorno alla quale ruota tutto il racconto che affascina e rapisce andando oltre i tratti di semplice giallo-noir e accostandosi, a mio avviso, ai livelli del miglior Friedrich Dürrenmatt.

Recensione by Claudia

  One Response to “L’uomo dei cerchi azzurri”

  1. […] ricordo il nome e di cui siamo (mi pare) alla quarta puntata, Katy Reikcs con Temperance Brennan, Fred Vargas (o come si chiama davvero) con il commissario Adamsberg, Henning Mankell con l’ispettore […]

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