Feb 162022
 

Renato Nicolini, la gioiosa anomalia, di Marco Testoni
2022 Edizioni Efesto – pp188 €15,00

C’è stato un momento in cui Roma divenne veramente il faro culturale dell’Europa richiamando l’attenzione del ministro della cultura francese Jack Lang che venne in città per studiare cosa e chi stava dietro tutto questo. Una città con una luce talmente abbagliante che Lucio Dalla gli dedicò una delle sue canzoni più intense, La sera dei miracoli.

nicoliniIn occasione del decennale della scomparsa di Renato Nicolini esce per la collana Prima Repubblica delle Edizioni Efesto il volume Renato Nicolini la gioiosa anomalia. Un libro scritto da Marco Testoni, compositore e saggista, con i contributi di Walter Tocci, Christian Raimo e David Tozzo e arricchito da una serie di documenti e interviste in video: alla sua compagna, l’attrice Marilù Prati, ai registi Egidio Eronico e Davide Marengo. Con una testimonianza, infine, dello stesso Testoni e della pittrice Antonia Carmi.

Il libro ripercorre le tappe di un uomo di cultura che è decisamente riduttivo definire un politico: perché Renato Nicolini non è stato solo il parlamentare e l’Assessore alla Cultura che inventò e diede un senso alla parola politica culturale, fu anche l’uomo dell’effimero, del meraviglioso urbano, della mescolanza tra colto e popolare, l’ideatore dell’Estate Romana, l’amico delle avanguardie teatrali, l’urbanista, il drammaturgo, l’attore, ma soprattutto è stato un uomo che, attraverso la cultura, ha inciso profondamente sulla socialità e sulla qualità della vita di migliaia di cittadini generando un circolo virtuoso di idee innovative ancora oggi vive nel ricordo di chi ha vissuto la sua epoca.

Questo libro prova a ricostruire il percorso e la molteplicità della sua figura con un approccio che non perde mai di vista la complementarietà del particolare profilo artistico e politico di Nicolini: dalle prime esperienze giovanili politiche nella facoltà di Architettura fino al fugace incontro con Che Guevara a Cuba; dalla folgorante scoperta del teatro d’avanguardia alla passione cinefila da frequentatore seriale di cineclub; dai fasti visionari dell’Estate Romana (solo per citare alcuni eventi, il Festival dei Poeti a Castelporziano con i maggiori esponenti della Beat Generation americana e le varie edizioni del Cinema a Massenzio) all’attività parlamentare per tre legislature nelle file del PCI; dal doloroso strappo con il PDS in occasione della sua candidatura a Sindaco di Roma con Rifondazione Comunista all’Assessorato all’Identità al Comune di Napoli con la Giunta Bassolino; dalle sue numerosissime esperienze attoriali nel teatro e nel cinema fino alla direzione del Laboratorio teatrale Le Maschere per l’Università di Reggio Calabria dove era anche Professore ordinario di composizione architettonica.

Nicolini è stato dunque il fautore di continui processi di germinazione politica e culturale che hanno profondamente segnato la nostra storia sociale. Una figura che, come descritto da Testoni nel suo libro, fu “una gioiosa anomalia politica e che come tale fu considerata, amata e infine combattuta, spesso da quella stessa classe dirigente che l’aveva proposta e candidata.”

 

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