Apr 022020
 

Matinée: Event Horizon

(2020 Neon Tetra Records dist. Audioglobe)

AlbumCoverE’ uscito lo scorso 27 marzo “Event Horizon”, il nuovo disco dei Matinée per Neon Tetra Records e distribuito in Italia da Audioglobe.
Un album che fa tesoro delle esperienze musicali passate, di quel sound indie-rock e quella freschezza melodica che da sempre contraddistingue la band abruzzese che ha trovato accoglienza e successo in Inghilterra, e le esprime in una forma nuova, matura e contemporanea, venata di elettronica e synth, profondamente influenzata dagli Anni Ottanta.

Il disco, anticipato dal singolo “Summer Sun”  è nato in stretta collaborazione con Chris Geddes dei Belle and Sebastian, grande amico ed estimatore e ormai definitivamente un membro aggiunto della band, che ha partecipato alla creazione di ben sei brani sui nove totali. Altro ospite del disco, questa volta sul versante italiano, Pier Ferrantini (Velvet), che presta la voce nel brano “Satellite”.
“Event Horizon” vanta la produzione di Tony Doogan, eletto da Billboard come uno dei migliori producer in circolazione e già al lavoro con artisti del calibro di Mogwai, Libertines e Glasvegas. Unica eccezione il brano “Goldfish”, prodotto da Julian Corrie, chitarrista dei Franz Ferdinand, una band a cui i Matinée sono profondamente legati: la loro carriera è sbocciata – fin dal nome, che si ispira alla celebre canzone del primo disco di Kapranos e soci – anche grazie alla band scozzese, che in passato li elesse a sua tribute band ufficiale e li scelse come gruppo d’apertura di alcune date italiane.

Definiti da Carl Barat dei Libertines come “la risposta italiana alla musica indie dei Naughties”, i Matinée sono un quartetto composto da Luigi Tiberio (voce, chitarra, synth), Alfredo Ioannone (voce, basso), Giuseppe Cantoli (chitarra) e Alessio Palizzi (batteria) che oggi si divide tra Regno Unito e Italia.

Proprio dal profondo legame con l’Inghilterra, che da sempre contraddistingue la band e che ora rischia di vacillare, nasce l’ispirazione per il disco.
“Event Horizon” è infatti un viaggio sonoro concepito per dimenticare e cercare di superare la scoraggiante situazione contemporanea. Una sorta di consapevole escapismo intellettuale per non farsi sopraffare dalle preoccupazioni.
“Event Horizon” è un concept album che vuole guardare oltre: allo spazio e alle stelle, alle galassie e alla luna, per indagare ciò che non si può vedere a occhio nudo. Un implicito invito a non fossilizzarsi sui nostri microcosmi ma ad adottare una visione più ampia, inclusiva e globale.

Pubblicato a sei anni di distanza dal precedente “These Days” e dopo due anni di intensa lavorazione, “Event Horizon” si compone di canzoni coinvolgenti, che nascono arrampicandosi sulle tastiere per poi fondersi alle mai abbandonate chitarre e a trascinanti cori dall’attitudine pop. Strofe che esplodono in ritornelli incalzanti e ritmati dall’attitudine a tratti danzereccia a tratti più intimista, tracce elettriche ed energiche dove la musica si coagula attorno ai testi, immediati e incisivi.

Masterizzato ad Abbey Road Studio da Frank Arkwright, l’album è stato registrato al Castle of Doom Studios di Glasgow e viene distribuito in CD, vinile, cassette e digitale.

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