Mar 072022
 

Lumineers & Gregory Alan Isakov Dublin 3A Arena 27/02/2022

★★★★½

Si chiama Brightside l’ultimo album dei Lumineers, e di luce questa sera se ne intravede molta in quel di Dublino; Ci incamminiamo verso la 3A Arena nella zona dei Docks e subito il colpo d’occhio è impressionante, file lunghissime con gente di tutte le età pronte a godersi un concerto attesissimo da queste parti.
L’atmosfera è quella della assoluta normalità, poche mascherine, zero green pass e tanta voglia di musica. Ma si sa di quanto Dublino sia una delle Capitali più rock’n’roll di Europa.
Stasera l’industria musicale è in full swing.
La 3a Arena si riempie velocemente, si popola anche la zona del pit, e quella sotto palco.
Un gran bel palco che ha due ali che arrivano tra l’audience.
Nel quasi buio ecco che si impossessa del palco un grande amico della band.
Gregory Alan Isakoy è nato in Sudafrica, ma ben presto si trasferisce a Philadelphia.
Ma è in Colorado dove si dedica alla musica e alla cura dei campi.
Il suo ultimo lavoro è “Evening Machines” del 2018, ma molti brani di questo set provengono da “The Weatherman” del 2013. La sua miscela indie folk è un ottimo viatico per il concerto dei Lumineers.
I Lumineers sono amatissimi a Dublino e il concerto era molto atteso, si respira un’aria di ritorno ai bei tempi, e la band è in ottima forma e non si risparmia dopo tanto tempo.
“Brightside” e “Cleopatra” aprono il loro set274926806_10160170670276332_160927810326615826_n e quando arriva “Hey Ho” ecco che tutta la Arena è un solo coro con la band in mezzo all’audience. Non mancano “Flowers in your hair”, “Big Parade” “Slow it down” e “Stubborn Love” (che chiuderà il concerto) anche loro dal primo album.
Da “Cleopatra”, oltre la title track già citata, ecco “Ophelia”, il singolo “Angela”, “Gale Song, mentre da “III” ecco “Donna”, “Gloria”, “It Wasn’t Easy To Be Happy For You”, “My Cell” e “Leader of the landslide” con una bella citazione di “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones;
“A.M. Radio”, “Where We Are”,”Birthday”,”Big Shot,”Never Really Mine”,”Rollercoaster”,”Remington”oltre la tite track che ha aperto il ive vengono dall’ultimo album “Brightside”.
Usciamo dall’Arena sulle note di “Atlantic City” di Bruce Springsteen, mentre la band regala setlist, bacchette, e quant’altro al pubblico entusiasta;
Una grande festa in musica per Dublino che ci riscalda dal forte vento freddo, forse un residuo di Eunice il tifone che ha sferzato Irlanda e Inghilterra qualche giorno prima. Ma stasera il ritorno cosi veemente della musica live ci riscalda non poco e fa intravedere che forse siamo arrivando dove ci sarà un pò di luce.

Recensione di Fabrizio Fontanelli

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