Ott 022007
 

Torino, Stadio Delle Alpi, 2 ottobre 2007

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Fortunato chi c’era, peccato per chi non ha partecipato.
Un colpo di gong e 24 anni si sono magicamente cancellati. E sono li’, Sting con la sua voce divina ed il fido basso, Andy con la Stratocaster rossa e Stewart con i suoi tom ed i ritmi impossibili.
I tre ragazzacci ultracinquantenni (addirittura 64 Summer, ma in confronto a coetanei come gli Stones sembra il nipote) hanno dato vita a piu’ di due ore di una cavalcata trionfale, impreziosita da groove, passione ed una tecnica sopraffina. Aggiungete a tutto questo che tutti, e dico tutti, i pezzi sono stati riarrangiati e stravolti.
Molti gli assoli di chitarra riscritti dal buon Summers, vero fulcro della band stasera, sempre al centro del palco da cui non si muovera’ mai :Sting, invece, si concede lunghe passeggiate a bordo palco, chiacchiera con il suo italiano ormai rodato , festeggia il suo compleanno, coinvolge il pubblico come solo lui sa fare (il coro dello stadio su Regatta de Blanc lo avranno sentito anche sulla cima del Monte Bianco) ; Copeland e’ Copeland, vederlo all’opera e’ uno spettacolo nello spettacolo, si destreggia su piatti e tom con una classe ed una velocita’ pazzesca, sempre indossando i caratteristici guanti bianchi. E continua a buttarsi in corsa sulla batteria dallo xilofono su King of Pain.
Alle loro spalle immagini di una carriera epocale, mentre le scenografie ricordano le copertine dei vecchi dischi. Molto belli e funzionali anche i tre maxischermi centrali ognuno focalizzato su un musicista , che permettono di vedere anche da molto lontano, ed in uno stadio si e’ veramente molto lontani. A tal proposito, se proprio vogliamo trovare una pecca, e’ che l’acustica rimbombante “da stadio” non ha reso giustizia (come al solito) anche se , rispetto a spettacoli simili, vedi gli Stones, sono stati fatti grandi passi avanti.
Ma , non c’e’ alcun dubbio, il risultato e’ una notte indimenticabile e straordinaria. Anche per merito di un pubblico entusiasta, almeno sessantamila arrivati da ogni parte d’Italia, per non parlare dei tanti francesi presenti.
Non aggiungo altro, se non la scaletta ed una menzione per i supporter, la notte della Taranta guidata da Raiz (bravi) e i Fiction Plane il cui cantante ha la stessa voce di Sting : stamattina ho scoperto che e’ il figlio……(bravini, non trascendentali)

Message in a bottle
Synchronicity II
Walking on the moon
When the world is running down you make the best of what’s still around
Don’t stand so close to me
Driven to tears
Hole in my life
Truth hits everybody
Every little thing she does is magic
Wrapped around your finger
De do do do de da da da
Invisible sun
Walking in your footsteps
Can’t stand losing you\Regatta de blanc
Roxanne

King of pain
So lonely
Every breath you take
Next to you

Tutte le foto del concerto

Recensione by Attilio

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