Lug 222009
 

Roma, Spiaggetta Ostia, 15 luglio 2009

★★★★☆

Belladonna 1.jpg“We burn the night in a true Byronic style”..ecco la dichiarazione di intenti dei Belladonna, la noir rock band di Roma che questa notte alla spiaggetta di Ostia torna a casa dopo aver girato un po’ l’Italia a supporto di band come Staind, Nine Inch Nails e Duff McKeegan. Sì, è un anno di grazia per questo combo che con la sua sensuale trama sonora, potente ma insinuante allo stesso tempo, si è fatta notare presso un numero sempre piu grande di orecchie e anime assetate si di musica, ma anche di filosofia e letteratura. Una vera e propria way of life. Provate per esempio a leggere i blog di Luana (la cantante) su Myspace: un blog come ben pochi potete trovare su Myspace e seguito sempre con crescente interesse. Anni luce da un compiacersi e da un mero resoconto della vita on the road di una rock band. Nei suoi blog Luana completa in modo filosofico e introspettivo il mondo noir dei Belladonna, e conversando con i fans,intavola discussioni profonde e mai scontate dove Pessoa va a braccetto con Edgar Allan Poe e dove anche le esperienze di vita quotidiana sono analizzate e viscerate senza filtri, ma con continue domande e appunto introspezioni.
Belladonna 2.jpg Ma torniamo sul palco; questa sera Luana scrive con noi il suo blog personale, con al fianco una signora band. Dani, Alice, Tammy ed Alex sono in gran forma, si parte con la prima traccia del loro nuovo cd “The noir album” (con al timone la leggendaria producer americana Sylvia Massey): Alchemical Romance” ci spinge sotto il palco ed entriamo nella tela tessuta da Luana. La band snocciola il meglio dei due cd al suo attivo (il primo è “Metaphysical attraction”), tra le quali spiccano “Forever land” brano che è entrato a far parte del ballot per i Grammy Awards (e pensavo all intrigante contrasto di ascoltare un brano il cui video era ambientato sulla neve, sulla riva del mare) “A Manhattan Tale”, una incredibile “My golden dawn” piano e voce, la immancabile “Black Swan” e la stupenda “Phoenix tale”. La band non fa respirare l’audience, Dani in trance pennella suoni immagnifici e potenti degni del miglior axe man, la sezione ritmica è possente e Alex non perde un colpo. Alice con i suoi cori e le sue trame è il perfetto complemento per una Luana che si conferma essere una delle migliori front woman dei giorni di oggi. Anche per stanotte la “Belladonna” ci è entrata nelle vene per un nuovo incantesimo noir…..

Recensione e foto di Fabrizio Fontanelli

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