Apr 192023
 

Metti una domenica di fine Aprile, e che To Lose La Track etichetta nata a Umbertide fa il salto nella maggiore età e vuole festeggiare alla grande. Metti che l’appuntamento è a Roma per due palchi dove la varietà musicale, dna dell’etichetta, è garantita.

Cosi ci ritroviamo al Monk per celebrare anche la musica indipendente.

Ad aprire la kermesse ecco sul palco A (palco grande) gli umbri Teleterna che presentano i brani del loro album “Teleterna” del 2021. Il loro “bad trip wave verso la fine del mondo” è un suono punk sperimentale e a volte distorto con accenni post rock che scalda perfettamente la sala del Monk che inizia a riempirsi. La band suona compatta e senza fronzoli. Un attacco sonoro che colpisce nel segno;

Intanto sul Palco B (lato opposto palco A) ecco che si prepara F4 dalle Marche con Vernelli al seguito; Il loro album è “Camaò” del 2020. Un live act che fa da perfetto contraltare a quanto visto pochissimi prima sul Palco A. Un sound decisamente più morbido, da Fabriano (F4 come i famosi fogli appunto) a una bossa nova rivisitata made in Brasile è un attimo.

Ma non ci sta tempo di relax tra i 2 palchi e di nuovo tutti convergono sul palco A per i milanesi Radura.Il loro “Effetto della visione d’insieme” è del 2021, ma è fresco di ristampa. Il loro impatto sonoro hardcore è potente e inizia un pogo feroce sotto palco, un grande rito di liberazione specie di questi tempi dove siamo tornati a vivere i concerti con partecipazione, a fianco a fianco e in questo caso uno sull’altro. I Radura non fanno sconti e l’audience li investe di grande calore. Ma sarà solo l’inizio: i ragazzi si stanno solamente scaldando sotto palco;

Tutt’altra atmosfera sul palco B per Girless, ovvero Tommaso Gavioli, che in beata solitudine, con la sua chitarra acustica ci delizia di un set bellissimo, fatto semplicemente di belle canzoni, con un’audience super attenta e molto divertita quando Girless ci prova a raccontare i suoi ultimi concerti, oppure quando imita Bob Dylan. Il suo set è di altissima qualità e un momento molto bello è quando staccando la spina e cantando tra la gente ci accompagna tutti sul Palco A dove i Disquieted By si stanno preparando a quello che sarà il set più al fulmicotone di tutto il party sonoro.

I fiorentini Disquieted by sono attivi dal 2002 e sono prevalentemente una band live, non hanno al loro attivo una grande discografia (dopo un primo ep il loro album è “Lords of Tagadà” del 2012) e una volta che si vede questa band live si capisce che li è il suo playground è il palco e con il pubblico sanno connettersi in modo unico. I Disquieted by sono alle prese con un feroce rock’n roll hardcore che scatena il pubblico, un tagadà sonoro che ti leva il fiato. David spesso parla con il pubblico tra un brano e l’altro, piccole pause per rifiatare visto il wall of sound imponente, fino a che David (voce) prende un ragazzo che salta sul palco e lo fa roteare con lui appeso al suo collo. Il pogo sotto palco è ai massimi livelli e la band getta benzina sul fuoco. Grandissimo set.

I milanesi Dags! sono pronti sul palco B. Hanno al loro attivo due album e un ep, “Snowed In / Stormed Out” il loro secondo album è del 2016 e vede To Lose La Track affiancata per l’uscita ad altre etichette europee ed è stato ristampato con l’aggiunta dei brani provenienti dal primo ep più un brano in più per l’edizione giapponese come da tradizione si rispetta per tutto quello che viene distribuito in territorio nipponico. Belle le loro tessiture armoniche indie rock, ottima la sezione ritmica, si sente che la band ha un approccio al mondo europeo e non solo per i brani in inglese.

Di nuovo sul Palco A per i romagnoli Cosmetic, la band ha centinaia di concerti all’attivo anche assieme a band come Dinosaur Jr, The Raveonettes, e i nostri Marlene Kuntz e Verdena e sul palco si vede, qua si canta invece in italiano tra suggestioni pop, accenti più noise e suoni piu scarni sempre con belle armonie vocali. Il loro settimo album è “Paura di Piacere” del 2022.

Tutto cambia di nuovo sul palco B per i lombardi Anna Ox al secondo album “Lana” del 2023. Un album molto breve ma incisivo, un disco tropicale come lo definiscono. E i suoni sono molto belli in una suggestiva cornice con tanto di animazioni di natura sul backdrop. Una perfetta colonna sonora che si staglia su tutte le altre realtà che si sono succedute sui palchi. Una band da ascoltare con attenzione.

Gran finale sul palco A con l’energia dei Lags post hardcore da Roma, e qui si gioca in casa. “Soon” è l’album del 2019 che segue “Pilot” (ma la band è in giro dal 2013) e conferma la band romana come una delle realtà più importanti della scena hardcore europea, la band ha suonato tanto e si sente dal vivo dalla loro potenza.

Una fine giornata perfetta e molto partecipata per celebrare un’etichetta che fa della varietà sonora e di assoluta qualità il loro marchio di fabbrica rappresentando altresi una buona parte del nostro Paese che fa musica, produce bellezza, si smazza km on the road mischiando energie non rassegnandosi a un mainstream imperante che però non è identitario.

Live report di Fabrizio Fontanelli

Grazie a Azzurra Sottosanti

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