Gen 302016
 

Il primo mese del 2016 si chiude con un altro lutto nel mondo della cultura: dopo David Bowie, Glenn Frey ed Ettore Scola, se ne è andato anche Paul Kantner. Slowcult lo vuole ricordare riproponendo il testo di Have You Seen the Stars Tonite, un brano di un album solista del 1970, Blows Against the Empire, che ben rappresenta lo spirito di quegli anni, i sogni, le illusioni e le utopie che la generazione del Flower Power espressero negli USA per poi attecchire in tutto il mondo occidentale.

Una cartolina di più di quarant’anni fa, da un mondo ormai lontano, illusorio, forse, ma pieno di energia e di speranza, perdute per sempre.

paul kantnerHAI VISTO LE STELLE QUESTA NOTTE?

Hai visto le stelle questa notte?

Ti piacerebbe andarci sul ponte di un’astronave

e guardarle con me?

Hai visto le stelle questa notte?

Ti piacerebbe andarci per una passeggiata

e tenermi compagnia?

Sai, potremmo esserci,

siamo liberi,

ogni posto che puoi avere in mente,

noi potremo esserci.

Hai visto le stelle questa notte?

Hai guardato l’intera famiglia

degli astri?

Lascia che i bambini ti guidino,

lascia che i bambini ti sentano,

lascia che i bambini siano te stesso.

Qualunque cosa accada a Tim Leary

accadrà all’America.

Fai accadere la tua personale Woodstock

e non la troverai

in uno spettacolo cinematografico contro la droga.

Airplane's Paul Kantner At AltamontNon pensare che io stia dalla tua parte,

io non sono dalla parte di nessuno,

sono un campo di battaglia.

Bruciami o marchiami,

fammi esplodere e battimi,

io tu noi vivremo.

Sto andando via

e non mi volterò.

Oltre Urano e Plutone

noi penetriamo,

muovendoci verso il freddo e l’oscuro;

apriamo le nostre mani e costruiamo un parco

e l’Amerika si lamenta in un angolo

perchè i suoi figli ritornino

con la loro astronave.

Se hai sempre vissuto solo sulla terra

non hai mai visto il sole

e la promessa si mille altri soli

che risplendono oltre.

Se ti preme vedere il futuro

guarda negli occhi della giovane gente che danza.

Paul-Kantner.jpg-9948Figli,

non abbiate paura di quello che facciamo,

noi spartiamo la nostra speranza

e spartiamo la nostra droga.

La nostra musica è vostra

e voi siete la magia;

c’è davvero qualcosa che prende piede,

non vi stiamo ingannando.

Davvero ciò è magico

e ogni cosa ci allontana dalla realtà.

Tu ascolti di più, vedi oltre,

senti i pianeti nel tuo corpo.

 

A cura di Fabrizio Forno

 

 

 

 

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