Mag 042011
 


Può uno strumento di massa come un social network prevalere su uno strumento “educativo” di massa come la tv ? Può un singolo vecchio di venti anni diventare il più venduto e sconfiggere il brano di debutto del vincitore di X Factor? È quello che è successo nel dicembre del 2009 proprio grazie a Facebook, non qui da noi ma in terra d’Albione. Non ci sarebbero dubbi sull’esito di un tale esperimento nel nostro musicalmente avanzato paese, dove nel festival musical televisivo più seguito d’Europa vengono chiamati ad esibirsi personaggi ricoperti da ragnatele che cantavano per le nostre nonne 30-40 anni fa. In ogni caso anche nel Regno Unito la globalizzazione televisiva/musicale non è certo di tono minore e non è un caso se negli ultimi anni i primi posti della UK chart del periodo natalizio hanno coinciso col singolo di debutto dei vincitori delle edizioni di X-Factor inglese. Nel dicembre del 2009, stanco della routine della musica panettone, amante del sano rock e forse delle sfide impossibili, Jon Morter, un 35 enne DJ rock part-time ed esperto di logistica ha deciso di proporre una campagna su Facebook per incoraggiare la gente a comprare un brano in netta antitesi alle sdolcinate proposte di Factoriana origine. E quindi al vincitore di X Factor 2009, Joe McElderry con il brano “The Climb”, è stato contrapposto “Killing in the name” dei Rage Against the Machine. E alla fine la campagna ha portato i suoi frutti e per Natale 2009 i Rage Against the Machine hanno prevalso per 50 mila copie scaricate in più. Il clamore della vicenda ha portato il popolo di Facebook ad organizzare una campagna natalizia anti X Factor anche per l’ultimo Natale. La campagna questa volta ha fallito il suo obbiettivo, forse a causa della eccessiva bizzarria della proposta: il brano di John Cage intitolato 4’33”, sono 4 minuti e mezzo di reale silenzio!
Magister

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