Dic 042019
 

Antonio Pignatiello: Se ci credi (2019 Goodfellas/Believe)
★★★★☆

Ne parlavamo in precedenza qua su Slowcult e ora ci è arrivato il terzo lavoro di Antonio Pignatiello.
Anticipato dal singolo ” Sembra quasi domenica” il nuovo disco del cantautore irpino vede la produzione di Taketo Gohara, produttore di spicco già ai comandi con Motta, Brunori Sas per dire solo un paio di nomi. Ma non c’è produttore che tenga se alla base del lavoro non ci sono delle belle canzoni.
E tanto è stato il lavoro di scrematura da parte di Gohara, vista la grande quantità di canzoni che Pignatiello aveva in fase di pre produzione.
” Se ci credi” dunque è la sintesi di un grande lavoro.
Un lavoro registrato in presa diretta, e questo è palpabile nel sentire come gli strumenti sono al completo servizio della voce narrante di Antonio, tutto è esattamente calibrato, le canzoni vivono di vita propria, bello perdersi nei cori evocativi di “Sembra quasi domenica”, nelle lap steel, nelle belle acustiche (la bella ” Luna di Mezzanotte”) nell’America che si sente in ogni momento, come Terra Promessa forse no, ma come Terra che ci ha fatto sognare, e ci ha dato tanti autori dai quali attingere e studiare i loro percorsi narrativi e sonori.
Ogni disco che si rispetta è un viaggio, un ideale valigia piena di vestiti, (anche magliette di calciatori come in ” La Stanza dei Ricordi”) libri, e cose care e “Se ci credi “è come una valigia, di quelle antiche, che sanno di strada, di notti piene di pensieri e di suggestioni, di danze perse e poi ritrovate. Una valigia per una strada che ancora non si intravede, ma che con canzoni cosi intense si svelerà presto.
Un disco che fa bene alla musica vera, quella suonata senza stratagemmi, ma fatta per tributare un omaggio alla Musa col cuore aperto.
E a corredo di questo viaggio sonoro molto denso di emozione segnaliamo che il cd viene corredato da un libro di 72 pagine pieno di foto e racconti che vanno di paro passo con l’ascolto delle traccie.
Il disco è disponibile in tutti i negozi di dischi fisici e digitali.
La presentazioneap a Roma avverrà il 14 dicembre al Teatro Primo Piano a Via Tiburno 33 e Slowcult ci sarà!

Recensione di Fabrizio Fontanelli

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