Set 202019
 

Ce l’aveva promesso tempo fa ed eccolo che torna su Slowcult.
Antonio Pignatiello ci racconta in anteprima il suo nuovo album.
Non conosciamo ancora il titolo, né la data d’uscita ma lo siamo andati a trovare e ci siamo fatti raccontare di cosa parlerà questo nuovo album.
Da un po’ di tempo al lavoro sul questa sua terza opera, Pignatiello si è nuovamente affidato ai suggerimenti del produttore internazionale Taketo Gohara.
Le uniche informazioni in nostro possesso sono che è un disco “registrato in presa diretta”, niente sovraincisioni o trucchi da studio.
Ci dice Antonio che “Il tema principale del disco è la fugacità del tempo, in un’epoca e in un Paese che non ha ancora fatto i conti con il proprio passato. Sono figlio dell’Italia degli anni Ottanta con i Novanta in agguato, la fine della Prima Repubblica, la stagione di Tangentopoli.77061398-82C1-48F2-A875-821EB9DF2E30Con l’avvento del nuovo millennio il pavimento degli ideali iniziava a mostrare i primi segni di cedimento: una crescente delusione nei confronti di una politica incapace di dare risposte concrete alle future generazioni produceva confusione e chiacchiere da bar che si riversavano sui social. Mutamenti velocissimi nell’era dell’Homo Videns. Violenza, razzismo istituzionale, ingiustizia economica, muri, porti chiusi, paura del diverso che diventa odio… temi fino a pochi anni fa lasciati ai margini della storia tornavano nuovamente di moda per riprendersi la scena. Così mi sono accorto che volevo raccontare lo stato del Paese in cui vivo. E per farlo ho cercato il suono di una conversazione reale, autentica, vera… un modo per incontrare persone diverse, ognuna con la propria storia scritta sulla pelle.
Ho tracciato un sentiero, l’ho seguito: Mi interessava capire meglio cosa sta a cuore alle persone nella loro quotidianità; e più avanti ti trovi di fronte ad un bivio, e ti chiedi cosa sta succedendo ai personaggi che hai deciso di raccontare e cosa alle persone che li hanno ispirati e cosa succede a te che stai scrivendo e vivendo, in qualche modo, le loro vite. Alla fine, ti ritrovi a vivere per un po’ nei loro panni.
Credo che la parte più difficile sia riuscire a trasmettere delle sensazioni simili a quelle che riceviamo dalla vita: trovare le parole giuste per il personaggio che decidiamo di narrare. E’ stata questa la direzione che ho seguito con le mie canzoni. Semplicemente, volevo che le canzoni potessero darci del tu.

Poi continua “Ho cercato di sviluppare una traccia mantenendo i due elementi che compongono l’album: il tempo che passa intrecciato alle storie dei personaggi delle canzoni.
Se hai fatto le scelte giuste, o se non hai scelto affatto la tua vita. E ripensi al passato, a come sarebbe potuta andare se avessi vissuto a New York o a Los Angeles o a Parigi.
Ti accorgi che il tempo invecchia in fretta e pensi a tutto quello che hai perso o credi di aver perso.
D’altra parte, la vita, per come sono andate le cose, mi ha obbligato a cambiare strada.

Poi Antonio Pignatiello entra nello specifico di come ha voluto realizzare il suo nuovo lavoro.

Ho registrato in presa diretta, come si faceva una volta, al Basement Studio di Vicenza, con Federico Pelle che ha fornito tutto l’occorrente, compreso un toy piano, un piano Wurlitzer, due telecaster e molto altro… Anche le registrazioni sono state veloci: non abbiamo fatto più di tre take. Il lavoro è stato diretto dal maestro Taketo Gohara.

Una netta presa di posizione dunque, un ritorno alla musica vera suonata tutti assieme; Fortemente voluta da Antonio Pignatiello e il suo gruppo di lavoro.

Le registrazioni che preferisco riproducono la spontaneità di chi sta suonando.
Mi sono sempre piaciute le imperfezioni: spesso sono le canzoni imperfette quelle che mi emozionano di più… Sarà un disco di canzoni ridotte all’osso, un disco senza orpelli. Pochi strumenti, qualche colore. Il lavoro volge al termine, come questo giorno.
Anche se a piccoli passi, riusciremo a farvelo ascoltare…prima che arrivi un altro Natale.
Love, e grazie Slowcult!”

Racconto raccolto da Fabrizio Fontanelli

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