Mag 262009
 

(OTRlive/Fiori Rari, 2009)

★★★★☆
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A rappresentare la dozzina di musicisti che compongono il Collettivo Angelo Mai, alla libreria Fnac di Porta di Roma si è presentato un quartetto capitanato da Francesco Forni e Pino Marino, per presentare l’album live appena pubblicato. Il CD testimonia il piccolo miracolo di equilibrio artistico creato da molti nomi noti della scena musicale, romana e non, che un paio d’anni fa hanno registrato dal vivo nei locali della storica factory e nasce dall’esigenza di reperire i fondi necessari per le spese dovute al trasferimento forzato dall’ex convitto di via degli Zingari alle terme di Caracalla, dove il Comune di Roma ha identificato l’area destinata alle numerose attività del Collettivo. Il disco è molto vario e di ampio respiro, contiene sonorità jazz grazie al gruppo Kala, atmosfere di songwriting più di stampo anglosassone, come nella sempre suggestiva Oceano di Roberto Angelini o in Blue Venom Bar di Francesco Forni, o più legate alla tradizione cantautorale italiana, come nell’ormai classico Non ho lavoro di Pino Marino, per poi concludersi con una perla, la cover di Across the Universe dei Beatles, vera gemma della compilation.collettivo-angelo-mai-0006-800x600-400x300.jpg
Il valore dell’opera però non va comunque ricercato solamente nella pur valida tracklist, ma soprattutto nell’essere la testimonianza di un progetto che ha unito artisti di varie estrazioni a semplici famiglie in lotta per il diritto alla casa, ovvero gli individui che per due anni hanno occupato l’ex convitto permettendo che si facesse luce su uno dei tanti casi di emergenza abitativa e di carenza di spazi pubblici dedicati all’arte, alla cultura ed in maniera più estensiva di luoghi messi a disposizione della cittadinanza. Tra un brano e l’altro. prima di riesumare un vecchio capitolo ormai impolverato dal tempo come Ciao Ciao Buonafortuna, Pino Marino ha rapidamente ricapitolato al pubblico della Fnac la storia dell’Angelo Mai, illustrato il suo presente e soprattutto indicato il suo futuro, invitando a partecipare numerosi all’inaugurazione della nuova sede alla Bocciofila di Caracalla, che speriamo avvenga come promesso entro la fine dell’estate. collettivo-angelo-mai-0007-800x600-400x300.jpg
Lo showcase si è concluso con un’improvvisazione musicale che ha introdotto una versione quanto mai originale e bizzarra di Quanto Sei Bella Roma, evidente omaggio del Collettivo alla città che con le sue contraddizioni, i suoi luoghi magici e la proverbiale propensione all’accoglienza ha reso possibile la nascita e lo sviluppo di questo progetto unico e dall’evidente rilevanza socio-culturale, che travalica il puro aspetto musicale.

Recensione e foto di Fabrizio

  One Response to “Collettivo Angelo Mai: volume I”

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