Set 262013
 

Adele e il Mare: Origami ( Indipendent release 2013)
★★★☆☆

Gran bel ep questo di Adele e il Mare, formazione nata attorno alle visioni di Simone Sproccati (Voci, chitarre, pianoforti, tastiere, synth e colui che ha registrato questo lavoro).
Accanto a Simone Sproccati citiamo Davide Giusto: Voci, Batteria e Percussioni e Fabio Pellegrini ; Voci, Basso, Chitarre e Percussioni, con la preziosa aggiunta del trombone di Francesca Stella Riva e della tromba di Davide Lelli.
5 brani molto ben scritti e ben suonati, ma ci facciamo raccontare tutto da appunto Simone Sproccati:

Raccontami la genesi di Origami: da Stanze Vuote il tuo primo laboratorio sperimentale a un cd molto denso anche in senso letterario

Simone Sproccati:”La gestazione di Origami è stata un processo contemporaneamente di arricchimento e di sintesi di materiale precedentemente composto; non solo per il punto di partenza da te giustamente citato, Stanze Vuote, ma anche e soprattutto per il passaggio di Adele e il Mare da esperimento cantautoriale singolo a vera e propria band.
Il progetto è infatti nato come sfogo personale, il risultato di un’urgenza creativa che tuttavia non prevedeva, inizialmente, la divulgazione.
E’ stata quindi effettuata una selezione tra le canzoni – da 10 a 5 – per sintetizzare i contenuti espressi e dare un filo concettuale alla scaletta, ora arricchita dal lavoro di tre persone anzichè una.
L’altro aspetto fondamentale di Origami è che è stato registrato in completa autonomia; abbiamo ricoperto anche i ruoli di produttore e di fonico”.

Ho notato un gran fermento creativo provienente da Milano e dintorni, band come Mascara, Dust, e adesso voi…facci uno spaccato del mondo in cui vi muovete

Simone Sproccati:”E’bello che tu abbia questa percezione, ancora di più che tu citi band così valide; da questo punto di vista siamo davvero fortunati, siamo inseriti in una scena coesa ed unita, con un grande supporto reciproco.
In questo momento a Milano le realtà musicali, nonostante siano drasticamente ridotte numericamente, come è noto, nel corso degli ultimi anni, sono delle vere e proprie eccellenze in termini di ricchezza artistica; dal consolidato Magnolia ai neonati Agorà ed Ohibò.
Per quanto riguarda le band, che dire . . . Oltre che dividere il palco, ci troviamo spesso per bere assieme, frequentiamo i locali dove si fa musica dal vivo.
Non possiamo che augurarci che questo giro continui a crescere !”

Oltre ad essere componente degli Adele e il Mare sei conosciuto anche come uomo dietro il bancone della regia…quale è il tuo approccio come ingegnere del suono, raccontaci anche le tue produzioni, svelaci qualche nome appunto da seguire a cui ti sei dedicato di recente..

Simone Sproccati:”Essere un membro di Adele e il Mare e quindi musicista-compositore influisce anche sui lati più tecnici della mia attitudine lavorativa.
Baso le mie produzioni sul sapere prima di tutto cosa vuol dire stare dall’altra parte del mixer, sapere cosa si aspetta una band quando entra in studio; mi concentro sul cercare di capire il messaggio che la band vuole comunicare e cerco quindi di fornigli gli strumenti – artistici, tecnici, e tutto ciò che ci sta in mezzo – per realizzare la comunicazione.
Adoro citare Il Rumore della Tregua, una coproduzione a cui sono particolarmente legato, mentre come fonico ho avuto l’onore di lavorare con il Clan Zingaro di Daniele Gregolin, una fucina di musicisti incredibili”.

“Origami” è il vostro primo ep, come lo state promuovendo? E’previsto un lavoro di piu lunga durata o ancora qualche altro ep?

Simone Sproccati: “All’interno della band ognugno fà ciò che può, soprattutto attraverso internet o nella propria città, per far conoscere il disco . . . Dopodichè il vero lavoro – e che lavoro – lo sta facendo la nostra agenzia, la Costello’s, che oltre a seguirci molto da vicino ha il merito di aver istituito la maggior parte delle rassegne musicali sul milanese negli ultimi anni.
Non sappiamo invece ancora che forma avrà il futuro di Adele e il Mare, ma stiamo già lavorando a nuovi brani !”

E con l’augurio per la band di crescere ancora sui palchi salutiamo il mare di Adele…

recensione e intervista di Fabrizio Fontanelli

  One Response to “Slowcult e gli Origami di Adele e il Mare”

  1. […] leggere l’intervista clicca qui! Commenti […]

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