Mar 052008
 

Roma, The Place, 27 Febbraio 2008

naif2.jpgCome si misura il successo per una band musicale? Generalmente si risponde a questa domanda indicando criteri quantitativi: migliaia di dischi, settimane di permanenza in hit parade, numero di biglietti venduti in un tour, partecipazione a spettacoli televisivi o, perchè no, a Sanremo, visto che è stagione. Esistono però sfumature che danno il segno del successo di una band anche in termini qualitativi. Come definire altrimenti l´attimo di silenzio prima di un convinto, compatto applauso al termine di io sono il mare, brano di apertura del concerto dei Naif al The Place di Roma? Come quantificare, misurare, soppesare l´attenzione partecipe con la quale gli spettatori hanno seguito la performance del gruppo valdostano dalla prima all´ultima nota, anzi, dal primo all´ultimo suono? naif3.jpgSì, parliamo di suoni e non di note perchè Naif, Momo e Neda è su questo che concentrano la loro bravura. Plasmano suoni sintetizzati mescolandoli alla perfezione con ritmi vagamente funky, vagamente soul, adagiandoci sopra la voce incisiva alla Kate Bush di chi sa come arrivare al cervello e al cuore. E poi la sua simpatia ed il coinvolgimento empatico del pubblico divertito. Tutto perfetto, tutto riuscito, tutto così fresco e solare. Un successo, appunto.

Recensione by Brünass
Foto da http://naifunklub.blogspot.com/

Mar 052008
 

Roma, Stazione Birra, 29 febbraio 2008
Formazione: Ado Tagliapietra, Toni Pagliuca, Michele Bon

La Stazione della Birra, alle porte di Roma, è diventata il tempio del “Prog revival” italiano; tra gli animatori vanta infatti l’apporto di Jimmy Spitaleri leader dei riformati “Metamorfosi”, importante gruppo seminale del “progressive” italiano anni settanta, autori nel ‘72 del bellissimo ”Inferno” ispirato alla Divima Commedia, divenuti incredibilmente famosi in Giappone.
leOrme_1.jpgNon poteva esserci, quindi, cornice migliore per un concerto de “Le Orme”, forse il più originale gruppo “prog” di quell’epoca. Si sono esibiti, con una ottima performance, davanti ad un pubblico di ultracinquantenni nostalgici (ma erano anche presenti molti giovani).
L’ensemble non ha tradito le aspettative; dopo lo splendido inizio con una rielaborata “Sguardo verso il cielo”, di grande fascinazione e di intenso contenuto spirituale, hanno presentato una summa dei tre album centrali della loro attività: “Il Fiume”, “Elementi” e “L’infinito”, dove dimostrano di avere compreso pienamente la lezione dei maestri inglesi degli anni ’70, da Emerson, Lake e Palmer ai Van Der Graaf Generator. Le sonorità, determinate da splendide tastiere, sono maestose, avvolgenti, fortemente intrise di pathos.
Successivamente, sono stati presentati i migliori brani degli album capolavoro, soprattutto di “Felona e Sorona” primo esempio di concept album italiano ad avere successo, realizzato nel 1973 (l’anno precedente c’era stato “Inferno” dei Metamorfosi, ma non aveva avuto grande diffusione); Peter Hammill, leader dei Van Der Graaf Generator, curò l’edizione inglese traducendo tutti i testi che descrivevano mirabilmente il confronto e il rischio di collisione di due pianeti, metafora dell’eterna lotta tra il bene (il pianeta “Felona”) ed il male (il pianeta “Sorona”). Continue reading »

Mar 052008
 

Roma, Teatro Palladium, 28 febbraio 2008
Mozart alla Garbatella Il Flauto magico – primo atto


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Dopo due album acclamati da pubblico e critica, dopo un docufilm di inaspettato successo, arriva sul palco del Teatro Palladium di Roma il nuovo progetto dell’ensamble multietnico guidato da Mario Tronco: una rilettura del Flauto Magico di Mozart, al momento limitata al solo primo quadro dell’opera. Dopo l’anteprima dello scorso autunno in un Teatro dell’Opera stracolmo, si replica per cinque date, anch’esse all’insegna del tutto esaurito, nello spazio recentemente annesso all’Università RomaTre, nell’ambito della rassegna BrividIbridi.
L’idea si basa sulla riscoperta della vena popolare dell’opera, come se fosse stata tramandata oralmente attraverso i canti ed i racconti nei paesi d’origine dei vari componenti dell’orchestra, una sorta di favola musicale raccontata da diverse angolazioni e tradizioni culturali.OPVitt_10.jpg
Il debutto dell’opera completa è previsto per l’autunno del 2009, ma anziché attendere di aver ultimato questo adattamento, si è deciso di presentare il lavoro al pubblico durante i vari stati di avanzamento, in equilibrio tra spettacolo compiuto e prove aperte, con facoltà da parte del direttore Mario Tronco di interrompere i brani per farli rieseguire se non ben riusciti.
Il risultato è senz’altro all’altezza delle prove su album dell’Orchestra, che non smette di sorprendere il proprio caloroso e numeroso pubblico spingendo sempre più avanti il proprio obiettivo e la visione di musica a 360°, spazzando via tutte le barriere tra generi musicali, dimostrando di saper far convivere esperienze sonore apparentemente distanti, se non addirittura opposte. Stavolta non ci si accontenta di avvicinare il Magreb all’India, Cuba al Senegal, Caserta all’Argentina, come già avviene dal 2002, data di nascita dell’orchestra.OPVitt_5.jpg Continue reading »