Ott 172007
 

Roma, Auditorium Conciliazione, 27 settembre 2007

In punta di piedi raggiunge il palco, in punta di piedi lo lascera’ quasi due ore dopo.

Sono le 21 di una piovosissima serata quando un elegante e compassato David Sylvian prende posizione al centro del palco di un gremito Auditorium della Conciliazione. Premetto che l’ultima volta che avevo sentito il nostro dal vivo era stato giusto vent’anni fa, teatro Olimpico, per il tour di Secrets of The Beehive. La sensazione , fin dalle prime battute, e’ di un artista molto piu’ maturo e consapevole ; c’e’ una lunga strada percorsa in questi anni e questi km si avvertono subito. La sensazione e’ gia’ certezza, lo spettacolo sara’ straordinario.

Certo e’ sempre lo stesso schivo David, ma stavolta si intrattiene con il pubblico, si arrischia persino a presentare un paio di pezzi e alla fine , con quella sua caratteristica leggerezza, si avvicinera’ ad un fan per infrangere un’ennesima distanza e accettare un dono. Pochi centimetri, in fondo, un abisso per lui. Ed e’ sempre il solito David che ignora una fan che stile Cavallo Pazzo tenta di salire sul palco a tre quarti spettacolo : non una piega , non una pausa , tant’e’ che la maggior parte degli spettatori non si accorgera’ nemmeno dell’accaduto.

In mezzo, un’ora e tre quarti di musica celestiale, impreziosita da una voce che mette i brividi , accompagnato da una grandissima e solidissima band, il fido Steve Jensen alle pelli in primis.

Lo show si apre con Wonderful World , inizio di quel capolavoro nascosto sotto il nome Nine Horses, da cui saranno eseguiti il maggior numero di pezzi. Seduto al centro del palco , sempre composto, ripercorre nuovi e vecchi pezzi accompagnandoli con la chitarra acustica (ed in un paio di episodi , l’elettrica).

Si va da Ride , pezzo fantasma scartato per mancanza di fondi da Secrets of The Beehive, a molte rivisitazioni del progetto Nine Horses, a Ghosts, capolavoro onirico che ci ricorda perche’ abbiamo tanto, ed amiamo ancora, i Japan. Arrangiamenti spesso stravolti e pezzi resi quasi irriconoscibili, Bifore the Bullfight da Brilliant Trees fa luce nella memoria dopo un bel po’ dall’inizio dell’esecuzione.

Un pubblico competente e molto attento assiste in silenzio ad uno spettacolo che spazia dal pop d’autore a sperimentazioni jazz, non mancando pero’ di sottolineare con calde ovazioni gli incipit dei pezzi piu’ famosi.

E dopo le note di Wonderlust il nostro si allontana e la sensazione di avere vissuto uno splendido sogno e’ tanta…….

Scaletta
WONDERFUL WORLD
IT’LL NEVER HAPPEN AGAIN
WORLD CITIZEN
THE DAY EARTH STOLE HEAVEN
RIDE
PLAYGROUND MARTYRS
TRANSIT
FIRE IN THE FOREST
GHOSTS
SNOW BORNE SORROW
MOTHER AND CHILD
ATOM AND CELL
SUGARFUEL
BRILLIANT TREES
BEFORE THE BULLFIGHT
LIBRARIAN

EVERY COLOUR YOU ARE
RIVER MAN

WANDERLUST

Recensione by Vazinga e Attilio

  One Response to “David Sylvian live all’Auditorium Conciliazione, 2007”

  1. […] “Ti ho aspettato – I have waited for you” il famosissimo pezzo scritto a due mani con David Sylvian per il successivo album “L’albero pazzo”, sempre uscito con produzione CPI, dal quale […]

 Leave a Reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

(required)

(required)

*