Nov 132009
 

Roma, Circolo degli Artisti – 7 Novembre 2009

★★★½☆

Bud e Spencer non ci dicono poi tanto,bsbe-8 [800x600] al di là di una serie di fortunati film di cassetta di metà anni settanta, ma le parole ‘Blues’ ed ‘Explosion’, al contrario, sono una perfetta sintesi per introdurre la band protagonista di questo freddo sabato sera. Romani DOC, dal Tufello con furore, i BSBE (acronimo appunto di Bud Spencer Blues Explosion) si fanno avanti, a dominare con disinvoltura il palco del Circolo degli Artisti sin dal primo istante. Dal primo EP autoprodotto (‘Happy’, 2007) registrato nel garage di casa sono passati ormai due anni. Poi è stata la volta dell'omonimo ‘Bud Spencer Blues Explosion’ (Yorpikus/Audioglobe, 2008), album con cui il duo si è presentato attraverso i canali ufficiali al mondo, sdoganandosi da uno scenario locale che risultava essere ormai troppo stretto. Ora li ritroviamo qui, al punto di partenza, Roma, nel bel mezzo di un tour estenuante che da Nord a Sud attraversa l’Italia intera. Due, dicevamo: alla chitarra l’uno, alla batteria l’altro, a “cercar –dei propri strumenti- l’anima a forza di botte”, ad accanirsi sulle pelli e sulla cassa, sulle corde, come fossero in cinquanta, altro che due. Petulicchio Cesare, Viterbini Adriano, presenti. Ed il blues s’insinua costante e sottile tra il rock ed il grunge, con un’energia quasi furiosa, implacabile. Ogni brano è un piccolo ordigno da temere, chè lo scoppio è in agguato e potrebbe fare male, stordire. Suoni acidi e corrosivi sgorgano dalle molteplici chitarre di Adriano, la batteria riempie fitto ogni spazio e le due voci si intrecciano a riff di corde distorte. ‘Mi sento come se’, ‘Blues di Merda’, ‘Hamburger in Love’, ‘Frigido’ si susseguono senza apparenti pause, in una guerra di suoni in cui chitarra e batteria sfrenate combattono insieme per distruggere e sopravvivere: BSBE 1 – resto del mondo 0. bsbe-19 [800x600]‘Fanno meglio’ (quelli che non ci credono) si avvale poi di un tocco tutto femminile: alla voce Valentina Lupi che, nella sua breve apparizione, asseconda perfettamente le intenzioni belliche del duo, con uguale potenza e grinta, non meno veemenza e forza. In dirittura d’arrivo poi un omaggio ai Chemical Brothers, con la personalissima estatica cover di ‘Hey Boy Hey Girl’, eseguita con il supporto elettronico di Eugenio Vatta, per un pubblico invasato e grato. Qualcuno grida al fenomeno, qualcuno semplicemente ringrazia. Tutti comunque concordano sulla bravura indiscussa di questa ‘dual-band de noantri' . Non passa inosservata e senza lode, inoltre, la voglia che i due hanno di comunicare ed essere diretti, come dimostra la scelta dell’italiano per i testi, che si fa fatica tuttavia a comprendere. Ma non importa, li leggeremo –e forse capiremo- meglio a casa, con la calma e l'attenzione necessaria. Intanto ci godiamo lo spostamento d’aria sul viso, il sussulto del corpo, il boato ed il frastuono generati da ‘sì tanta ‘Blues Explosion’.

Recensione e foto di Rosa Paolicelli

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  One Response to “BSBE, dinamite dal Tufello”

  1. […] -PV … un EP autoprodotto nel 2004 (… And I Have the Legs that Are Doing James James EP) e …BSBE, dinamite dal Tufello SlowcultDal primo EP autoprodotto ( Happy', 2007) registrato nel garage di casa sono passati ormai due anni. […]

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