Ott 062013
 

Roma, Centro di Cultura Ecologica, 27 settembre 2013

★★★★☆

Going back to my roots, così gli anglofoni avrebbero sottotitolato il concerto di questa sera di Lucilla Galeazzi accompagnata dal sestetto de Le Vocidoro. Il filo conduttore della serata è stato infatti il percorso culturale e musicale intrapreso dalla Galeazzi, ternana di nascita e romana di adozione, che ha proposto parte del vasto materiale della tradizione musicale delle due regioni.
Voce cristallina, grande presenza scenica ed istrionismo, una classe ed un’eleganza senza pari, Lucilla, una delle maggiori figure nell’ambito della ricerca e della salvaguardia del patrimonio di musica popolare dell’Itala centrale, snocciola brani da lei cantati o solamente suonati, lasciando la scena alle sei voci davvero d’oro (Susanna Buffa, Chiara Casarico, Sara Marchesi, Marta Ricci, Susanna Ruffini, Nora Tigges) che non rappresentano quindi un semplice contorno alla solista, ma che si avvicendano come protagoniste principali, come nella soave ninna nanna Lu gattu la sonava la Zampogna. Canzoni più note si alternano a vere e proprie perle nascoste nell’ora e mezza di spettacolo, rigorosamente unpluggged; e così tra una ‘Sora Menica’ ed una “Come te posso ama’” passando per una suggestiva, lenta, solenne ed indimenticabile versione di ‘Bella Ciao’ si arriva al gran finale, in cui con grazia e strabordante simpatia viene proposta un’insolita interpretazione de ‘La società dei Magnaccioni’ che ne esalta le caratteristiche di gioioso inno alla convivialità sfrontata e sbarazzina. Un calibrato melange di spensieratezza e dramma, storie di corna e tradimenti e canti di lotta, proposte in maniera asciutta ed efficace, nello spirito di un folclore non agiografico nè autoreferenziale, vivo, vibrante ed attuale, senza mai una battuta d’arresto nè un momento di stanca.
Un’ultima menzione per la suggestiva location, un casale ristrutturato strappato alla cementificazione selvaggia e restituito alla cittadinanza come centro multiculturale, a cavallo delle periferie di Rebibbia e San Basilio, all’interno dell’oasi del parco di Aguzzano ed esempio di presidio del territorio e salvaguardia attiva dell’ambiente. Un plauso quindi all’associazione Il NaufragarMèDolce, organizzatrice della rassegna estiva ‘Agorà teatro e musica alle radici’ che celebrava stasera la serata conclusiva.

Recensione di Fabrizio Forno

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