Nov 282010
 

Roma, Circolo degli Artisti 13 novembre 2010

★★★★☆

A pochi mesi di distanza dal loro concerto di presentazione dell’ultimo album “Il primo lunedi del mondo“, ecco che tornano a Roma i livornesi Virginana Miller. La band da sempre è molto legata a Roma dove conta uno zoccolo duro non indifferente (il loro ex management era romano)che si è sempre mostrato estremamente ricettivo del loro percorso letterario e musicale. Si proprio letterario, perchè non si può discernere da quello musicale. I testi di Simone Lenzi sono stati studiati, analizzati sin dal loro primo cd, un debutto fulminante che non ha mai perso il suo valore durante il tempo, parlo di “Gelaterie Sconsacrate”. Un cd da avere un’opera imprendiscibile per la scena musicale italiana.
Ma torniamo sul palco del Circolo degli Artisti.
Che Simone Lenzi negli anni si sia trasformato da recalcitrante e shoegazer a vero e proprio frontman si sapeva. Ma vederlo salire sul palco indossando una corona di piume di pavone, ecco… è l ultima cosa che ti aspetteresti.
Come non ti aspetteresti una versione trascinante e molto rock di “Telephone” di Lady Ga-Ga, che fa paro con la citazione di “Alejandro” sentita da Paolo Benvegnù pochi mesi fa sempre qua al Circolo durante “Troppo poco intelligente” degli Scisma.
Inizio di set folgorante…
“Telephone” non poteva che essere seguita da “Italiamobile”,
( il cliente al momento non raggiungibile/e il mio segnale è debole/ per te/
mi aggiro come un nomade/ lungo l’appiantica/ormai tramontano i satelliti).
Simone ci confessa che il frequentare Platinette (che ha passato su Radio Deejay “L’angelo necessario”, comparendo poi nel video della canzone stessa) ha sconvolto l assetto della band.
Ne siamo tutti convinti…come siamo tutti convinti che l’arrivo di Matteo Pastorelli alla chitarra elettrica abbia rinvigorito l’impatto sonoro del combo toscano.
Si torna immediatamente seri con la (purtroppo) attualissima ” Il presidente”. Piccoli problemi tecnici forse fanno cambiare un po la scaletta ed ecco la sognante “Lunedi” brano che parla di una radio che suona la bella canzone. Mi sovviene la miope diatriba che ne è seguita al sentire le gran belle canzoni dei Virginana trasmesse da Radio Deejay da parte dei fans piu duri e puri, che forse dovrebbero esser felici che a un gruppo che parte dal basso venga finalmente riconosciuto un ruolo importante per la cultura di questo Paese malconcio (Pochi giorni fa anche i Perturbazione sono transitati presso il potente network milanese…eppur si muove..)

Nella set list seguono brani come ” la verità sul tennis”, “l inferno sono gli altri”, “l’angelo necessario”, la quasi punk “dispetto”, una “tutti al mare” che viene intervellata dai ricordi di Simone di quando con il furgone la band si trovava sul Grande Raccordo Anulare e sentiva questo brano trasmesso da Radio Città Futura. C’è spazio anche per l’omaggio a John Lennon con “Julia” dei Beatles.
“Uri Geller” invece ci riporta ai Virginana Miller degli esordi.
“Acque sicure” chiude il set magnificamente riportandoci alle atmosfera di “La prima cosa bella” di Paolo Virzi che rappresenterà l’Italia ai prossimi Oscar. Dal porto di Livorno a Los Angeles il mare non è poi cosi immenso e imperscrutabile…Grazie Virginiana per le belle canzoni…

Scaletta:

Telephone (Lady Ga Ga)
Italiamobile
Il presidente
Lunedi
Formiche
La verità sul tennis
L’inferno sono gli altri
La risposta
Oggetto piccolo (a)
Per la libertà
L’angelo necessario
Dispetto
La carezza del papa
Tutti al mare
Julia (Lennon/Mc Cartney)
Uri Geller
Acque sicure

recensione di Fabrizio Fontanelli

foto di Rosa Paolicelli

 Leave a Reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

(required)

(required)

*