Ago 062014
 

Massive Attack, Roma Cavea Auditorium Parco della Musica, 8 Luglio 2014

★★★★☆

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Un concerto dei Massive Attack è sempre sinonimo di grandi atmosfere, grandi suoni, pubblico in trance quasi mistica e suoni elettronici caldi e avvolgenti e questa notte a Roma l’incantesimo si ripete di nuovo. La band di Bristol torna live praticamente con la scaletta pressochè invariata dal tour precedente, ma la Cavea straripa ugualmente di pubblico accogliendo la band di Bristol con affetto e totale dedizione. E i Massive Attack ci ricambiano con un ora e mezzo di grandi ipnosi, con i loro suoni pazzeschi e con un basso raramente sentito cosi pulsante e devastante. Nella line up spicca Martina Topley Bird già al fianco di Tricky (ex membro dei Massive Attack) e un grande Horace Andy che con “Angel” da “Mezzanine”fa raggiungere alla Cavea un climax indescrivibile.
La scenografia è si essenziale, ma si ha la sensazione di vivere in un grande blog multimediale con i Massive che ci scagliano addosso marchi, scritte, loghi, simboli di questi decenni, tra social network, case farmaceutiche e altro, un succedersi che ci rende figli di questi tempi dove si divora tutto, si mercifica tutto, e tutto quello che avviene è già vecchio pochi secondo dopo esser avvenuto, ma i simboli ben presto diventano bandiere, perché alla fine tutto questo mercato globale dove viviamo e dove siamo uniformati viene spazzato via dalle divisioni di razza, dai giochi di potere e dalle guerre che si accendono ogni giorno in svariate zone del mondo.
Un bombardamento stile “ZOO TV” degli U2 anni 90 quando gli schermi recitavano “Everything you know is wrong”.
Infatti il concerto dei Massive è un grande servizio di news puntualmente aggiornato, dove le tragedie che ci vengono dal Medio Oriente si mescolano con gli ultimi acquisti della Roma Calcio, gli arresti anti spaccio del Pigneto, o la lotta del Teatro Valle. La band ci vomita addosso questi tempi, facendoli marciare a ritmo di irrestibili beats, e l’effetto è quello di esser avvolti da questi tempi cosi frenetici e instabili, dove la colonna sonora non può che essere la loro, facendoci sentire per questa notte “Safe from Harm” come il meraviglioso brano di “Blue Lines” che viene riproposto, un album per questi tour largamente non percorso in favore di “Mezzanine” e delle ultime uscite del combo di Bristol.
Gran finale per “Unfinished Sympathy”, il primo grande Massivo hit dei Massive Attack e conseguente invasione di palco, con la band che non lesina abbracci e totale simbiosi con l’audience.
Questo caldo finale mi fa anche perdonare l’assenza dalla setlist di Karmacoma, uno degli apici della produzione dei Massive che porta anche con se un po d’Italia, con un immenso remix di Almamegrettiana memoria.
L’attacco massivo (pacifico si intende) è riuscito anche questa volta e l’incantesimo si è ripetuto. Da sottolineare anche che la Cavea dell’Auditorium si è rivelata perfetta per uno show del genere permettendo un’intimità e uno scambio di energia tra band e audience veramente perfetto e compenetrante.

Setlist:

Battlebox 001
United Snakes
Risingson
Paradise Circus
Girl I Love You
Psyche
Future Proof
Teardrop
Angel
Butterfly Caught
Safe From Harm
Inertia Creeps
Incantations
Splitting the Atom
Unfinished Sympathy

Recensione di Fabrizio Fontanelli

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