Roma, Sala Casella, Via Flaminia – 4 marzo 2013
“Sono due musicisti straordinari con cui collaboro da anni, con i quali continuerò a lungo a lavorare.” Ad affermarlo il maestro Nicola Piovani, intervenuto al concerto “4 Italian Oscars” di Luca Pincini, violoncello, e Gilda Buttà, pianoforte, il 4 marzo a Roma. Organizzato dall’associazione culturale Musica d’Oggi presso la sala Casella della Filarmonica, l’evento è stato dedicato al cinema e alle colonne sonore di film notissimi, composte da quattro premi Oscar: oltre a Piovani, Luis Bacalov, Ennio Morricone e Nino Rota.
Luca Pincini e Gilda Buttà hanno dedicato l’apertura e la chiusura del concerto ad Armando Trovajoli, scomparso a fine febbraio; il modo migliore di ricordarlo è stato quello di far parlare la sua musica, anziché osservare un minuto di silenzio. Nel mezzo, il susseguirsi delle musiche che hanno fatto da colonna sonora non solo ai film, ma alla vita stessa di ciascun ascoltatore: tra gli altri, La vita è bella, di Piovani; Il postino, di Bacalov; C’era una volta il West, di Morricone, La dolce vita, di Nino Rota. Il ritmo, dapprima lento e morbido, è diventato sempre più intenso, a volte incalzante, in parte giocoso. In platea, come già accennato, uno dei compositori premio Oscar, Nicola Piovani. Luca Pincini e Gilda Buttà lavorano da anni con questo maestro e con compositori del calibro di Morricone e Bacalov, con Gianni Ferrio, Franco Piersanti, Paolo Buonvino, per fare solo qualche nome. E poi la collaborazione con Armando Trovajoli: per questo l’omaggio al compositore, da poco scomparso, ha avuto note di grande affetto e partecipazione. Per avere un’idea della bravura di Pincini e Buttà, uniti nell’arte come nella vita, sarebbe sufficiente ascoltare i virtuosismi al violoncello di lui e quelli al pianoforte di lei, che hanno trovato la massima espressione nell’esecuzione di due brani di Morricone, rispettivamente ‘Come un’onda’ e ‘Rag in frantumi’. Questo compositore, in particolare, ha affidato e dedicato ai due artisti pagine esclusive della sua musica, nonché numerosi arrangiamenti. Tutti i brani suonati nel corso del concerto sono stati riprodotti nel disco dal titolo omonimo, “4 Italian Oscars”; oltre a quelli già citati, anche Almost America e Da lontano di Bacalov; Lolita e Mosè di Morricone; La stanza del figlio e Caro diario di Piovani; Il padrino e 8 e 1/2 di Rota, con arrangiamenti in parte di Maurizio Bignone, in parte di Luca Pincini.
Un concerto apprezzato anche dai più giovani, presenti in buon numero in sala; a margine, su nostra richiesta, è arrivato il consiglio prezioso del maestro Piovani alle nuove generazioni: occorre darsi da fare per sistemare la situazione della cultura in Italia, che viene da venti anni di politica disastrosa. Si può solo essere d’accordo.
recensione di Daniela Delli Noci