Roma, Auditorium Parco della Musica, 21 novembre 2012
Nella sala Petrassi dell’Auditorium di Roma si spengono le luci e i Radiodervish iniziano a suonare. Immediatamente la nostalgia e il desiderio di Mediterraneo, di sole, di profumi di spezie e sale, ti cresce dentro e ti strugge, perchè sin dalle prime note arriva una ventata di paesi lontani con i quali condividiamo in parte la stessa cultura.
Questo gruppo pugliese attivo dal 1997, non produce solo suoni ma articola e muove sentimenti, facendoti anche arrivare alla commozione come è successo con la canzone “L’esigenza” al termine della quale in platea è echeggiato un sonoro grazie.
Ed è stato un ringraziamento veramente meritato dai quattro musicisti dei Radiodervish: il vibrante cantante Nabil Salameh, il cofondatore della band Michele Lobaccaro al basso e chitarra, il polistrumentista Alessandro Pipino e il giovane percussionista Riccardo Laganà. E si sono meritati anche il tangibile affetto del loro pubblico affezionatissimo che è corso a festeggiare i quindici anni di attività della band, che per l’occasione ha pubblicato la sua prima compilation titolata “Dal Pesce alla Luna”, dove campeggiano tutti i loro brani migliori tra i quali Beyond the see, Les lions, L’immagine di te, Centro del Mundo e tanti tanti altri.
E così due ore scorrono via veloci man mano che l’atmosfera diventa sempre più calda, amichevole e intensa come lo sono gli artisti sul palco. Il loro esperimento di world music è sicuramente riuscitissimo e spazia dalla colta canzone cantautorale a momenti pop, dove nel centro di questi estremi c’è
bravura, c’è passione, c’è dolore per la sorte dei paesi del sud del mondo, c’è allegria e c’è amore. Dunque nella loro musica c’è tutto come sostiene anche il titolo del cd che si rifà ad un’immagine Sufi per indicare la totalità dell’Universo: se percorri la strada che conduce dal Pesce alla Luna incontri tutto quel che può essere conosciuto.
recensione di Claudia Pignocchi