Set 132007
 

Festival Internazionale di Villa Adriana – Lazio
14 LUGLIO 2007

Il regista franco-algerino Tony Gatlif (autore di Latcho Drom e di Exils – quest’ultimo premiato a Cannes per la migliore regia nel 2004) si presenta come autore di uno spettacolo di musiche e danze con molteplici artisti provenienti da Spagna, Nordafrica ed Europa dell’Est proponendo come tema portante dello spettacolo un omaggio all’arte gitana. Lo spettacolo mette a confronto il Flamenco, il canto Soufi, la danza orientale, la musica Tzigana dell’Europa dell’est e della Grecia.
E’ difficile seguire il filo logico che lega le scelte del regista nel susseguirsi di canti e balli. Probabilmente sarebbe necessaria una conoscenza più approfondita dell’autore per perdersi completamente in questo viaggio sonoro e visivo. Nonostante la sensazione di non essere in completa sintonia con il flusso mentale del regista (parzialmente fugata dalla presenza dello stesso al lato del palco come a voler accompagnare gli artisti nel suo mondo) in questo viaggio musicale, lo spettacolo è avvolgente ed entusiasmante per il turbinio di colori e suoni. Le musiche che si susseguono sono suggestive e piene di incanto. Le voci dei diversi cantanti che si alternano sul palco emozionano ed i sensuali ballerini hanno il dono portarti in un mondo incantato pieno di tsigana passione.
Quando una delle danzatrici, vestita di bianco, si disssolve in molteplici giravolte si ha la sensazione di perdersi in un quadro di Chagall dove la sposa vestita di bianco fluttua nell’aria e sullo sfondo un piccolo musicista eccita gli animi con il suo struggente violino.
Il flamenco è predominante nello spettacolo: la calda voce della Caïta (Maria Angeles Salazar Saavedra) fa venire i brividi. Il nutrito gruppo della Lucky Losada Big Bang suona, danza e canta riempiendo la scena con armonia e pienezza. Altrettanto bravi gli artisti provenienti dalla Romania, dalla Russia, dalla Siria, dall’Iran e dalla Francia.
La scenografia è essenziale ma i ricchi e caldi colori utilizzati dall’autore e l’incantevole cornice di Villa Adriana (sito riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità) si sposano perfettamente.

Recensione by Lisa

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