Feb 132011
 

“Journey Home”
Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, 6 febbraio 2011

★★★★½

Anche quest’anno per tutto il mese di febbraio l’Auditorium di Roma ospita il festival della nuova danza “Equilibrio”. Les Slovaks Dance Collective, è stato uno dei primi gruppi ad esibirsi portando in scena il loro secondo spettacolo “Journey Home”, premiato a Bruxelles nel novembre 2009, che ha lasciato il pubblico romano molto soddisfatto se non addirittura estasiato.
Il collettivo nasce nel 2006 con l’intento di condividere ciò che i cinque giovani atletici artisti amano di più: danzare. Essi si muovono infatti in maniera estatica e gioiosa e oltre ad essere abilissimi ballerini sono anche estremamente generosi con gli spettatori.
“Journey Home” diversamente dal loro primo lavoro “Opening Night” ha una storia da narrare, e per far questo i coreografi – gli stessi cinque danzatori – hanno suddiviso lo spettacolo in varie scene narrative all’interno delle quali uno a turno di loro ha il ruolo di solista. Questo espediente è utilizzato per far emergere tutti gli artisti allo stesso modo, dando anche la possibilità al pubblico di apprezzare i diversi stili di danza di cui sono portatori. Poiché ogni danzatore de Les Slovaks ha uno stile proprio, e in “Journey Home” è chiaro l’intento di metterli tutti insieme senza forzare la mano nel tentativo di trovare un linguaggio comune. E’ proprio questo a dare una straordinaria vitalità allo spettacolo che poggia le sue fondamenta nella diversità fisica dei ragazzi e nelle pluralità della loro individuale qualità di movimento. Milan Herich, Anton Lachky, Milan Tomasik, Peter Jasko, Martin Kilvady – questi i nomi dei cinque artisti – sono bravissimi: potenti e spiritosi nel loro danzare.
Lo spettacolo di tanto in tanto propone dei riferimenti alla loro cultura di balli e musiche tipici della Slovacchia, ma sono come delle leggere pennellate che arricchiscono questa nuova danza offrendole una sorta di paternità. Ed è proprio per questa caratteristica, riscontrabile in tutte le loro creazioni, che la loro arte viene definita New Traditional Dance. Questa estetica è riscontrabile anche nella musica originale del violinista Simon Thierrée che porge all’orecchio dello spettatore musiche che hanno il sapore di un Europa Orientale di un tempo, pur rimanendo attuali.
Les Slovaks con Journey Home ha pertanto mantenuto la promessa contenuta negli intenti di un qualsivoglia collettivo: condividere una passione rinunciando a trovare la sintesi tra le diverse espressioni, ma armonizzando tutte le eterogenee componenti. Bravi ragazzi!

Recensione di Claudia Pignocchi

 Leave a Reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

(required)

(required)

*