Feb 272011
 

Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, 11 e 12 febbraio 2011
★★★★☆

Continua all’Auditorium di Roma il festival “Equilibrio” che ogni anno propone le migliori espressioni della nuova danza sulla scena internazionale. Ovviamente non poteva mancare il nuovo spettacolo corale di Akram Khan, fondatore di una delle compagnie più cool del momento, dal titolo “Vertical Road”.
Come suggerisce inequivocabilmente il nome, questa lunga coreografia di circa un’ora, parla di aspetti spirituali della vita dell’uomo e della sua connessione con il divino dall’inizio dell’umanità ad oggi. Per ammissione dello stesso Akram Khan l’intera composizione è stata ispirata dal pensiero sufi di cui di tanto in tanto ci regala qualche frammento di immagine che ci riporta all’iconografia dei Dervishi rotanti. Ma è giusto una piccolissima citazione, quello che invece rimane stampato a fuoco negli occhi e nei cuori è la perfetta armonia che il giovane coreografo, londinese di nascita ma bengalese di origine, ha raggiunto nella qualità della tecnica della sua danza. I suoi danzatori – lui non balla in “Vertical Road” – sono delicati e veloci quanto sinuosi e potenti e nonostante vengano da paesi, continenti ed esperienze artistiche diverse, sono assolutamente omogenei oltre che incredibilmente abili.
Lo spettacolo nel suo insieme è buono, così come lo è la musica mistica e ossessiva di Nitin Sawhney, ma non è propriamente all’avanguardia. Se però l’impianto della coreografia corale è sicuramente tradizionale, innovativa è invece la tecnica elaborata da questo interessantissimo artista che negli ultimi anni ha coreografato opere anche per altre compagnie di danza come il Cloud Gate Dance Theatre di Taiwan o il Ballet Boyz.
Una menzione particolare va a Jesper Kongshang: creatore delle luci, così splendide e trascendenti come lo spettacolo richiede.

Recensione di Claudia Pignocchi

  One Response to “Dio e l’Umanità: “Vertical Road” di Akram Khan Company”

  1. […] occhi di tutto il pubblico in sala che il modo di muoversi di questa danzatrice, musa e moglie di Akram Khan, è semplicemente perfetto. Mentre duetta con Gregory Maqoma – possente ballerino sudafricano, […]

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