
Una buona serata di musica all’insegna del desert rock, una linea invisibile che collega la pianura lombarda all’Arizona, con Ennio che ci guarda da lassù.
Si chiama “Brightside”l’ultimo album dei Lumineers, e di luce questa sera se ne intravede molta in quel di Dublino; Ci incamminiamo verso la 3A Arena nella zona dei Docks e subito il colpo d’occhio è impressionante, file lunghissime con gente di tutte le età pronte a godersi un concerto attesissimo da queste parti.
Ripartire si, ma con lentezza e tanta bellezza. Si parla di musica dal vivo, di un festival organizzato da Claudio Trotta e Barley Arts in una splendida nuova cornice in quel di Ferrara: il Parco Bassani;
Due Palchi: Il main stage, ovvero il Palco Comfort e il piccolo e situato a fianco Palco Armonia, tanti food truck di qualità, sdraio e sedute per godersi in sicurezza e tranquillità una due giorni di musica suonata il tutto coadiuvato con uno staff sia di tecnici, che di assistenza sul posto di assoluta qualità e professionalità.
Nel dare vita a un nuovo programma musicale dedicato a Lucio Dalla, il trio dall’ormai lungo affiatamento formato da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite non poteva scegliere titolo più consono di “L’anno che verrà”: visto quello che abbiamo passato nel 2020, i tre musicisti vogliono augurarci davvero che “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”
Un sound unico, frutto di un’inaudita fusione tra bianco e nero: una freddezza new wave/no-wave e industriale che incontra il calore del gospel e del soul, il tutto mescolato con un po’ di elettronica possente e dissonante e sparato fuori con intensità figlia del punk, per veicolare testi esplicitamente politici, dichiarati strumenti di lotta contro tutte le ingiustizie della nostra epoca.