Lug 192012
 

Roma,  5  Luglio, Festa dell’ Unità

Cosa aspettarsi da un concerto reunion dei CCCP con la fondamentale assenza della voce e della poesia di Giovanni Lindo Ferretti, oramai perso in percorsi forse troppo intimi da non esser quasi più capito? Massimo Zamboni gli avrà chiesto di partecipare a questo evento per festeggiare i trent’anni dall’uscita dell’EP Ortodossia? Probabilmente no, per evitare una sicura risposta negativa.

Anche con l’assenza di Ferretti, Zamboni è riuscito a riunire attorno a sè l’ossatura dei CCCP/CSI (come Canali e Fatur) e chiamando alcuni ospiti molto validi come Cisco, Nada e Angela Baraldi. Nonostante la concomitanza di concerti rock che potevano andar a pescare nello stesso bacino di utenza come i Deus (che peraltro suonavano a qualche centinaio di metri di distanza) e i Wooden Shjips, i CCCP hanno comunque richiamato moltissima gente.

L’apertura con Emilia Paranoica infiamma subito la platea, come se non fossero passati ben 27 anni dalla pubblicazione e si comincia praticamente subito a Pogare per smettere solo a fine concerto.

Poi vengono snocciolati brani come Mi Ami? e Curami, come pure pezzi da Ortodossia, ovvero Punk Islam e Spara Juri. La voce di Giovanni Lindo è sostituita con grande prepotenza da Angela Baraldi e in alternanza da un magnifico Cisco. Ogni tanto entra Nada a cantar qualche suo pezzo nato dalla recente collaborazione con Zamboni come ad esempio Miccia prende fuoco, di chiaro stampo CSIano. Poi vengono suonati altri pezzi dalla carriera solista di Zamboni e Canali.

Questo è stato forse l’unico anello debole dell’evento. Al di là della loro consistenza musicale, cosa centravano quei brani nella serata? Tanto più che la densa discografia dei CCCP avrebbe permesso di sostenere un concerto della durata Springsteniana senza alcun problema.

Praticamente tutti i brani targati CCCP sono accompagnati dalle esibizioni di Fatur, che proprio come succedeva ere fa riesce a ipnotizzare e trascinare il pubblico, si pavoneggia, mostra con orgoglio mammelle e pancia pachidermica. Durante Punk Islam arriva sul palco vestito da odalisca con un fazzoletto nero sul viso e comincia a fare la danza del ventre mentre i suoi pantaloncini tracimano, pericolosamente, verso il basso, rischiando un Coup de théâtre meraviglioso.

Stasera, finalmente, tutta la tensione e il nervosismo che i fan dei CCCP/CSI avevano accumulato per anni è riuscito a trovare una valvola di sfogo. Dal momento della fondazione dei CSI e per tutti gli anni successivi ricordo ai concerti le richieste veementi del pubblico di brani dei CCCP, richieste puntualmente disattese dalla band probabilmente imprigionata dall’integralismo di Giovanni Lindo che quando decide di chiudere un capitolo non lo riapre veramente più. Fatta eccezione per Annarella, brano di passaggio tra CCCP e CSI, che come sempre accadeva, andava a chiudere tutti i concerti dei CSI.

Se proprio devo fare un appunto di sola Nostalghia è proprio questo, mi sarebbe piaciuta una chiusura di concerto con la mia Annarella, nenia splendida e maledetta. Ma quelli erano i CSI non i CCCP. Quindi forse meglio così, chiudere con Spara Jurj riproposta 2 volte e cantata prima da Baraldi poi splendidamente da Cisco.

Grazie CCCP & Friends! Buon Compleanno Ortodossia.

Recensione by Magister

 

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